Come si fa ad unire due paesi con un solo segno, con un solo sogno? Esiste un segno mentale che è già "Parola" situata dentro la testa un "verbum mentis" che può calarsi in bocca e farsi "suono", ma poi può anche scendere sul foglio e farsi linea scrittura disegno incisione pittura volo.
Prima della linea esiste il punto. Pietro Della Francesca diceva il "punto essere una cosa tanto picholina quanto è possibile ad occhio comprendere, la linea dico essere estensione da uno puncto ad un altro". Leonardo confermava che il punto è "quantità continua… divisibile in infinito". E il Ghiberti preciserà: "I punti, se in ordine costati l'uno all'altro s'aggiungono, crescono una linea".
Forse è per questo che l’architetto Bartalini tenta di unire tra loro, con un punto dilatato in linea e in forma, due località distanti alcuni chilometri tra loro: evidentemente si tratta di una linea mentale che va da punto a punto, da segno a segno, da forma a forma, da uomo a uomo, da respiro a respiro. Questo perché Hans Peter Ditzler elabora forme e le distribuisce nello spazio, nell'aria e vicino agli alberi, come segnali di vita e anche di amicizia e di storia.
Non si tratta di forme esistenti nella mente di un Dio (come da Platone in poi e per tutta la Scolastica e oltre si è seguitato a ripetere), ma di forme che producono contenuti e consentono anche un giudizio di "bellezza formale". Benedetto Croce giustamente scriveva: "quella bellezza che noi diciamo grazia non nasce da’ corpi né dalla materia, la quale di sua natura è bruttissima, ma nasce dalla forma". Le forme di cui parliamo le realizza Hans Peter Ditzler.